Mi preme condividere, perché quaestio iuris aperta (specie in ottica concorsuale), con i colleghi di questa Scuola (magistralmente diretta dal Notaio D. Ricolo) la seguente riflessione.
Secondo l'orientamento dottrinario forse oggi più in auge (BUSI, COSTA, FORTUNATO, nonché O.C.T.N.), anche la riserva legale è una posta di bilancio idonea per l'aumento gratuito ex art. 2442 c.c.; simile assunto poggia, in estrema sintesi, sul disposto di cui all'art. 2430, c. 2, c.c. ove si fa espresso riferimento alla reintegrazione della riserva de qua allorché la stessa venga, per qualsivoglia ragione (inclusa quindi l'imputazione a c.s.), diminuita.
Personalmente non mi sento di condividere tale tesi sia per ragioni letterali che per motivi logici.
Ma andiamo con ordine.
Tutti sappiamo che esiste anche un altro orientamento sostenuto tanto dalla dottrina (CAMPOBASSO, DI SABATO, COLOMBO, GALGANO, PORTALE, TANTINI) quanto dalla giurisprudenza di merito (T. NAPOLI, T. BOLOGNA, T. TRIESTE), che ha sempre considerato, ed a mio avviso convincentemente, la riserva legale come un "cuscinetto" di protezione del c.s. e come tale non imputabile ai fini dell'aumento al vaglio se non per la parte, eventualmente, eccedente il quinto dello stesso; per tale tesi, il sistema giuridico italiano preferisce un (determinato) c.s. protetto da un "baluardo avanzato" piuttosto che un (maggiore) c.s. privo di detta "difesa".
Ma chi ha ragione?
Premesso che aspetto (come penso tutti voi) di sapere come la pensa l'amico, ma soprattutto il Maestro Dario in quanto giurista brillantissimo, mi limito a far osservare, nell'ottica di ribadire la non imputabilità a c.s. della riserva legale, quanto segue.
1) Non mi sembra giusto focalizzare l'attenzione soltanto sull'espressione "qualsiasi ragione" e tralasciare, per esempio, l'indicazione "diminuita", perché detto vocabolo mi pare si riferisca, per ragioni di logica giuridica, proprio, e/o comunque, al concetto di perdita sociale.
2) Se non si contesta la sopraindicata ratio che sta alla base della formazione della riserva legale, mi pare difficile dar semaforo verde alla divisata imputazione perlomeno fin quando ciò non sarà statuito dalla giurisprudenza di legittimità (CASSAZIONE) con orientamento dominante.
3) Questa opinione (sicuramente personale), non mi pare possa essere scalfita dal disposto di cui all'art. 2463, c. 5, c.c.; ed infatti questa norma di legge (certamente singolare), mi sembra si riferisca ad una "fattispecie" ben precisa in cui può trovarsi una s.r.l. che "nasce" sottocapitalizzata: solo così, se si vuole dar fondatezza giuridica al dettato legislativo e con l'obiettivo di una rapida capitalizzazione, sembra spiegarsi quel testuale riferimento alla (momentanea) imputabilità della stessa a c.s..
Grazie.
Saluti.
Andrea Baio
P. S. Mi scuso se non sono stato più incisivo nello spiegare il mio pensiero, ma il dovere (studio, lavoro, moglie e, soprattutto, bimba) mi chiama!!!
Ragazzi vi parla un "veterano"; ma avete notato che questa Scuola vi dà un metodo e vi insegna a ragionare? Avete visto che le tracce sono diverse (e molto più argute) rispetto a quelle solitamente date nelle altre Scuole Notarili? Devo aggiungere altro? Tempestate di domande il Notaio Ricolo che, e ne sono sicuro, sarà felicissimo di aiutarci con la Sua esperienza e bravura!!!